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OPINIONE: Steve English parla della decisione di Bautista e della sua mentalità da campione

Tuesday, 6 August 2024 10:47 GMT

Il telecronista del WorldSBK Steve English analizza le ragioni per cui il futuro dello spagnolo potrebbe essere più chiaro dopo quanto dichiarato a Most

Da mesi si parla del futuro di Alvaro Bautista (Aruba.it Racing - Ducati) nel Campionato del Mondo MOTUL FIM Superbike e a Most il campione del mondo ha espresso chiaramente la volontà di restare. In vista del Round Pirelli del Portogallo il telecronista del WorldSBK Steve English parla del percorso che potrerà Bautista a prendere una decisione definitiva e di come il binomio Bautista – Ducati sarà un’accoppiata con la quale si dovrà ancora fare i conti…

Dai dubbi sui media alla chiarezza

“Onestamente, voglio andare avanti”, ha detto al termine di una domenica disastrosa all’Autodrom Most. Bautista vuole restare ma la questione è quanto sia disposto a rinunciare per restare nel team Aruba.it Racing – Ducati.

All’inizio del weekend del Round della Repubblica Ceca il due volte campione del mondo aveva ammesso che l’offerta sul tavolo era molto diversa da quelle che erano le sue richieste. Un compromesso potrebbe essere già stato raggiunto dato che nel paddock si dà sempre più per probabile una sua conferma in rosso Ducati.

L'OBIETTIVO DI BAUTISTA: tornare a vincere

Per lo spagnolo sarebbe stato facile adagiarsi sugli allori e decidere di terminare la sua grande carriera. Un titolo mondiale in 125cc, due mondiali nel WorldSBK, 16 vittorie nel Campionato del Mondo e 61 nel WorldSBK. Con il passo avanti compiuto da BMW e Toprak Razgatlioglu (ROKiT BMW Motorrad WorldSBK Team), questo era il momento perfetto per smettere. Il brutto momento di Bautista ha invece esaltato la sua mentalità da campione. Non uscirà dal retro. Vuole lottare, vuole mostrare quanto vale. Vuole tornare a vincere.

LA DECISIONE DI DUCATI: puntare a trovare potenziale e performance per l’anno prossimo

Mentre sembra probabile una prosecuzione del rapporto tra Ducati e Bautista, non sbagliamo di certo nell’affermare che le due parti si siano guardate intorno. Bautista è sempre stato un “Piano A” per il Team Principal Stefano Cecconi. Gli altri due piloti non erano necessari per Ducati e ora pare che Bautista abbia fatto un passo avanti con la moto, necessario per lottare per il titolo l’anno prossimo.

Nel 2025 Bautista avrà 40 anni. Soltanto Max Biaggi è riuscito a vincere il titolo mondiale oltre la soglia dei 40 anni. Non è da scartare l’ipotesi che Bautista riesca a imitarlo ma serviranno dei cambiamenti. La Panigale V4 R è vicina al fine corsa, poi nel 2026 verrà introdotto un nuovo modello: quanto altro potenziale e performance riusciranno a trovare?

IL 2024 IN SINTESI: Bulega impressiona per consistenza, annata contrastante per Bautista

Bautista quest’anno è stato senza dubbio limitato dalle nuove regole in termini di peso. I suoi tempi di gara si avvicinano a quelli dell’anno scorso mentre il passaggio in BMW ha permesso a Toprak di andare oltre ogni limite nel WorldSBK. Ducati si è detta d’accordo sul limite di peso dato che pensava che 500 giri al minuto in più avrebbero colmato lo svantaggio. Per Bautista le cose però sono andate diversamente.

Se Nicolò Bulega quest’anno ha impressionato tutti per consistenza, cadute ed errori hanno macchiato il palmares di Bautista tanto da spingere Ducati negli ultimi Round a chiedersi se avesse davvero ancora bisogno dello spagnolo. C’era la sensazione che le prestazioni di Bulega giustificassero il fatto che l’italiano potesse essere considerato come un contendente al titolo nel 2025. Può ancora succedere ma con una sola vittoria – nonostante gli 11 podi – in 18 gare e il secondo posto in classifica, sarebbe stata una mossa ardita da parte di Ducati puntare tutto su Bulega. Confermare Bautista è la cosa più sensata per Ducati come lo è anche per lo spagnolo il restare con la Casa di Borgo Panigale.

LA SITUAZIONE DI DUCATI: un bel pacchetto per Bautista…

Ducati ha quattro piloti nei primi otto posti del Campionato. La sua moto rappresenta ancora il miglior pacchetto dello schieramento. Al momento è Toprak che sta facendo la differenza per BMW ma Ducati può fare affidamento su ben tre piloti in grado di vincere, senza dimenticare che in cinque sono stati al comando in gara e che in totale ha collezionato 27 podi.

Ducati e Bautista hanno qualcosa da dimostrare. Se restano insieme, è perché entrambe le parti sanno che il modo più semplice per tornare a vincere è vincere insieme. Probabilmente questo sarà l’ultimo contratto della carriera di Bautista che se ha accettato di guadagnare meno sarebbe la prova provata che Ducati ha bisogno del suo desiderio di tornare a vincere.

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